Come mi è stato fatto notare, alcune zone collinari della Pedemontana occidentale nella provincia di Pordenone, che ebbero un tempo vocazione vinicola, stanno attualmente vivendo un periodo di riscoperta e qualcuno ha avuto l’idea di rimetterle a coltura con produzioni nuove e non tradizionali nel territorio.
Così, stamattina, mi sono fatto un giro e una chiacchierata con Diego e Lucio, i quali mi hanno fatto vedere il campo dove coltivano lo zafferano, e graziosamente regalato qualche grammo della spezia. Ora, di creare un profumo con, o a base di, zafferano, è un’idea che avevo da tempo e, considerate le mie frequentazioni abituali, avevo pensato di farlo con lo zafferano iraniano. Chi abbia familiarità con l’Iran, infatti, avrà senz’altro notato che le caratteristiche note aromatiche dello zafferano sono onnipresenti nella cucina, dove è usato per colorare e aromattizzare il riso e impiegato in abbondanza, insieme all’acqua di rosa, in pasticceria. E infatti, per me, lo zafferano è indissolubilmente legato alla rosa, tanto che non riesco a immaginare un profumo che allo zafferano non accosti anche la rosa. Del resto, sono due produzioni tipiche, zafferano e rosa, proprio dell’altipiano.
Tuttavia, non ho ancora avuto a disposizione la tintura di zafferano (l’olio essenziale estratto dagli stimmi sembra essere prodotto da qualche parte, ma è diventato estremamente raro da quando la molecola che gli dona l’odore caratteristico, il safranal, è disponibile per sintesi) non ho ancora avuto modo di vedere come si comporta con altre materie prime. A occhio, sembra promettente. Del resto, profumi con lo zafferano non sono niente di nuovo. Ne trovate elencati i più importanti qui, anche se non è sempre chiaro capire in quali lo zafferano è davvero presente (sia in tintura o olio o semplicemente come safranal) oppure il suo profilo olfattivo è ricreato per mezzo di altre combinazioni (Tra l’altro, l’ente che regola la produzione dei profumi, l’IFRA, ha ristretto l’uso del safranal allo 0,005% del volume della soluzione alcolica e produrre un profumo per uso personale a base di zafferano è diventato complicato.)
A ogni buon conto, adesso possiedo qualche grammo dello zafferano locale e la prima cosa che farò appena torno a casa sarà di metterlo in tintura, che maturerà in quasi un anno, dopo il quale sarà pronto per essere utilizzato come ingrediente.
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